Non tutti ne parlano (e si può intuire anche il perchè...) ma in tutti i comuni d'Italia è partita una nuova raccolta firme volta a sostenere un referendum per abbattere le indennità parlamentari. Dopo il trionfo delle consultazioni in Sardegna che hanno cancellato quattro province e ridotto i rimborsi per i consiglieri regionali, è stata avviata una nuova raccolta firme di entità nazionale che ha come bersaglio quello di abbattere gli stipendi di deputati e senatori, ma soprattutto intende colpire le indennità parlamentari spettanti ai membri del parlamento.
L'iniziativa referendaria è promossa da Unione Popolare e durerà fino al 26 luglio, data in cui dovrà essere raggiunta quota 500.000 firme. Aderire all'iniziativa è molto semplice: basta presentarsi presso il proprio comune o raggiungere i vari banchetti allestiti in tutte le città.
Chiediamo a tutti di condividere l'iniziativa, così come stanno facendo molti cittadini con grande passione nonostante il silenzio dei media.
Ricordate: fare informazione è un nostro diritto!
Ai sensi di tutta una catasta di articoli della legge 352 queste firme sono carta straccia, dal punto di vista della validità ai fini della proposizione del referendum abrogativo, perchè verranno presentate intorno al 30 luglio. Cioè nei 365 giorni prima della scadenza delle Camere, periodo in cui NON è possibile depositarle.
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