Calusco d'Adda, 8 Maggio 2012.
Il giorno dopo le elezioni amministrative 2012 ci troviamo, come promesso, nell'ufficio del neo Sindaco di Calusco per l'intervista in esclusiva che ci eravamo impegnati a fare una volta reso noto il nome del vincitore.
Eccoci nuovamente alle prese con la nostra intervista immaginaria (ma non tanto) al futuro Sindaco e col suo Alfabeto dei Sogni. Dove eravamo rimasti? Ah già, si parlava di F come Fare ...
A.: "Lo dicono tutti di Fare, qual è la novità?"
S.: "F come Fare contrapposto al dire. Perchè di promesse parole bugie ce n'è un'intera dispensa ammucchiate. Perchè la politica delle riunioni inconcludenti, il rito dei vertici che non decidono, lo spot dei leaders che non guidano o dei congressi imposti dall'alto li lasciamo volentieri agli altri. A noi interessa riscoprire la bellezza e il fascino della Politica e ritrovare il senso che le ha dato Aristotele: amministrazione della polis, per il bene di tutti. A noi importa di andare, trasformare con l'ostinazione le intuizioni in prospettive, le parole in mattoni di cose. Noi, insieme, con il contributo fattivo di tutti coloro che ci sperano e credono e insieme a noi vogliono Fare.
A.: "Polis come Comunità, bella immagine caro Sindaco. Siamo alla G."
S.: "G come Glocal. Questo neologismo, un mix tra inglese e dialetto verrebbe da dire, è la vera questione dei prossimi anni e dalla sua corretta interpretazione dipenderà il nostro benessere (non il benavere) o la nostra decadenza. Perchè è inutile e anche da stupidi pensare che possano esserci barriere e dazi in grado di fermare la voglia di riscatto e rinascita di interi popoli, soprattutto se questi possono contare su quasi metà della popolazione mondiale (2 miliardi e 800 milioni di persone solo sommando gli abitanti di India e Cina!). E allora quello che serve è riscoprire la propria unicità, che trae linfa dalle radici di piccole comunità come la nostra, e ritornare ad essere il Paese che si fa amare in tutto il mondo nel campo dell'arte, della cultura, della scienza, dello sport. Il Paese del Bello e/è Buono, della ricerca scientifica finalizzata al miglioramento della qualità della vita, della cultura come bene comune accessibile a tutti. L'Italia unita come punto di riferimento della più vasta Comunità euromediterranea da costruire nel prossimo futuro."
A.: "Qui siamo veramente in piena fase onirica, ma bisogna saper sognare per raggiungere grandi risultati! Ma ora sono proprio curioso di sentire cosa può dirmi con la H".
S.: "Semplice, H come High-Tech. Perchè le nuove tecnologie sono oggi l'elemento discriminante per predisporre e offrire ai cittadini tutte le opportunità possibili di informazione e di partecipazione. Su questo terreno si misura davvero il senso civico, non soltanto dei cittadini, ma anche dei rappresentanti e dei governanti. Per favorire il rapporto di chiarezza e trasparenza tra elettori ed eletti predisporremo due utili strumenti, pensati con la precisa intenzione di rendere qualsiasi rapporto o provvedimento politico assolutamente visibile.
Il primo intervento riguarda la possibilità di ogni cittadino di accedere direttamente, dalla propria abitazione, a tutte le informazioni sul governo del paese. Ogni caluschese avrà, dunque, la possibilità di prendere visione di ogni decisione, delibera o di ogni altro atto discusso, presentato od implementato dalla Giunta o dal Consiglio comunale.
Un secondo strumento sarà l’Anagrafe pubblica degli amministratori caluschesi. Attraverso questo elemento, intendiamo rendere assolutamente trasparenti alcune caratteristiche di rilievo pubblico di tutti coloro che, direttamente o meno, svolgono un’attività istituzionale o paraistituzionale in Comune o per suo conto. L’anagrafe conterrà le informazioni sui redditi, sulle proprietà mobiliari o immobiliari, sui ruoli o le funzioni svolte, sulle varie cariche possedute attualmente e in passato, di tutti gli eletti al Consiglio comunale, dei componenti della Giunta e, anche, di coloro che verranno nominati ad amministrare le aziende dei servizi pubblici locali o delle società “partecipate” (municipalizzate).
A.: "Finalmente il Municipio che diventa un Palazzo di Vetro, trasparente e accessibile! Lo realizzi davvero e avrà di sicuro nuovamente il voto della maggioranza dei caluschesi. Siamo arrivati alla I, come Insieme?"
S.: "Sicuramente non è male come avverbio, perchè insieme è più logico, sensato e giusto. Oppure I come Impresa pulita. Ma per me la I deve essere soprattutto come Informazione. Informazione come formazione e cultura. Non c'è teoria moderna della democrazia che ammetta un cittadino disinformato e ignorante. Si sfugge alla rovina economica e sociale solo costruendo una società che pensa e ama pensare. Occorre riorientare le scelte culturali pubbliche e private verso il futuro, se vogliamo evitare la disgregazione sociale e la marginalizzazione economica del Paese. Il Diritto all'Informazione è un diritto umano fondamentale e spetta soprattutto ai Comuni offrire strutture gratuite e capillarmente distribuite che garantiscano a tutti per esempio un accesso libero a internet. E la più importante e necessaria di queste strutture è la Biblioteca sociale: le biblioteche sono una irrinunciabile 'infrastruttura democratica'; il problema non è se i cittadini ci vadano o no: è che devono avere la possibilità di andarci!"
A.: "La Biblioteca, questa sconosciuta verrebbe da dire. Ancora una lettera prima di andare a pranzo che ne dice? Allora tocca alla L".
S.: "L come Living Planet Report. L'ultimo stilato dal WWF ci dice che per sostenere noi italiani, con il nostro stile di vita, le nostre abitudini, le nostre passioni e i nostri vizi, ci servirebbero ormai più di tre Italie! La nostra impronta ecologica è davvero pessima e peggiora sempre di più. Ciò significa che stiamo come stiamo e viviamo come viviamo perchè qualcuno mette a nostra disposizione (volente o nolente) ciò che da noi comincia a scarseggiare: la terra. In pratica noi italiani viviamo godendo di terra non italiana. E noi lombardi viviamo di terra non padana. E' evidente, pertanto, che la terra ci serve e che dovremmo tenercela stretta, preservarla e aumentare, ove possibile, la sua capacità di dare vita. Invece, anzichè togliere cemento, come consiglierebbe il buon senso, continuiamo ad aggiungerne. E in Italia, in Lombardia e anche qui a Calusco lo facciamo molto velocemente e voracemente. La terra non è a disposizione nostra e del bilancio comunale, ma è un bene prezioso da noi gestito temporaneamente, che va curato a favore delle prossime generazioni.
Ci stiamo mangiando il futuro dei nostri figli. Allegramente..."
A.: "A questo punto signor Sindaco, andrei volentieri a pranzo che ne dice?"
S.: "Perchè no? E' mio gradito ospite, menù a chilometro zero ovviamente grazie ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale - ndr) locali e alla nuova 'fattoria biologica" che sta per aprire i battenti anche qui a Calusco".
A.: "Dopo pranzo riprenderemo dalla M: come Municipalizzate?"
S.: "No, preferisco la M come Municipio e poi M come Migranti".
Alce Nero