ARTICOLO 12.
"La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni."
Mentre si sta per chiudere l'anno che celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia, si sentono urla insulti e vere e proprie provocazioni estremiste rivolti a quelli che dovrebbero essere i nostri simboli più "sacri": la Repubblica Italiana, il suo Presidente e soprattutto il Tricolore.
Ma i deputati in camicia verde che sbraitano in Parlamento e nelle piazze contro questi simboli sono gli stessi deputati che fino a venti giorni fa hanno votato senza fiatare qualunque porcata, qualunque legge che tutelasse l'impunità e i profitti del loro alleato miliardario, e negli ultimi anni hanno permesso che la pressione fiscale aumentasse, gli enti locali si impoverissero, i servizi sociali diminuissero? Ma sì, certo che sono gli stessi. Imbarazzanti nel ruolo di alleati di ferro dell'uomo più ricco d'Italia, imbarazzanti nella rinnovata veste di rivoltosi a scoppio ritardato e di secessionisti rifatti.
Ebbene a questi sedicenti Paladini del Popolo - quale, quello padano presente solo nella loro fervida fantasia? - mi sento in dovere di ricordare ed insegnare loro i valori alti e universali che la nostra Bandiera rappresenta e per la quale i Padri Costituenti hanno ritenuto necessario dedicarvi un articolo della nostra Costituzione.
La bandiera italiana, e con essa l’inno di Mameli, sono il simbolo dell’unità e rappresentano l’orgoglio di essere italiani. Tutti gli italiani si riconoscono sotto questi “simboli”. In questo articolo viene riconosciuta la bandiera italiana come “REALE” simbolo del Paese e i colori stabiliscono e richiamano i diritti dell’uomo quali Giustizia, Uguaglianza e Fratellanza, come vollero Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni che per primi, nel 1794, in seguito alla rivoluzione francese, vollero rivendicare gli stessi diritti della rivoluzione, sostituendo l’azzurro con il verde.
Il Risorgimento ha la sua icona nella bandiera dei tre colori. La rinuncia a quei tre colori e a quei tre principi, anche uno solo, significherebbe la fine dell'unità perché su di essi si basa il patto costituzionale.
Questi diritti vengono poi riconosciuti di pari livello l’un l’altro dal fatto che sono di eguali dimensioni, significa cioè che tutti i cittadini italiani sono uguali e che non esiste tra loro alcun tipo di diversità e che questi diritti hanno lo stesso valore per tutti.
Questo articolo soprattutto è l’unione dei più importanti articoli della Costituzione; sotto i colori della bandiera, noi ritroviamo l’art 2 (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo […]), l’art 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge […]), l’art 4 (La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto […]), l’art 5 (La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali […]).
Quindi è sotto la bandiera italiana che si manifesta l’identità del cittadino, un cittadino che per essere italiano, deve pensare al bene comune, un cittadino che ha l’obbligo di non violare le libertà altrui e, soprattutto, un cittadino che riconosca l’Italia come unico Stato Indivisibile e Unito e che debba lottare contro ogni forma di divisione!
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Mentre si sta per chiudere l'anno che celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia, si sentono urla insulti e vere e proprie provocazioni estremiste rivolti a quelli che dovrebbero essere i nostri simboli più "sacri": la Repubblica Italiana, il suo Presidente e soprattutto il Tricolore.
Ma i deputati in camicia verde che sbraitano in Parlamento e nelle piazze contro questi simboli sono gli stessi deputati che fino a venti giorni fa hanno votato senza fiatare qualunque porcata, qualunque legge che tutelasse l'impunità e i profitti del loro alleato miliardario, e negli ultimi anni hanno permesso che la pressione fiscale aumentasse, gli enti locali si impoverissero, i servizi sociali diminuissero? Ma sì, certo che sono gli stessi. Imbarazzanti nel ruolo di alleati di ferro dell'uomo più ricco d'Italia, imbarazzanti nella rinnovata veste di rivoltosi a scoppio ritardato e di secessionisti rifatti.
Ebbene a questi sedicenti Paladini del Popolo - quale, quello padano presente solo nella loro fervida fantasia? - mi sento in dovere di ricordare ed insegnare loro i valori alti e universali che la nostra Bandiera rappresenta e per la quale i Padri Costituenti hanno ritenuto necessario dedicarvi un articolo della nostra Costituzione.
La bandiera italiana, e con essa l’inno di Mameli, sono il simbolo dell’unità e rappresentano l’orgoglio di essere italiani. Tutti gli italiani si riconoscono sotto questi “simboli”. In questo articolo viene riconosciuta la bandiera italiana come “REALE” simbolo del Paese e i colori stabiliscono e richiamano i diritti dell’uomo quali Giustizia, Uguaglianza e Fratellanza, come vollero Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni che per primi, nel 1794, in seguito alla rivoluzione francese, vollero rivendicare gli stessi diritti della rivoluzione, sostituendo l’azzurro con il verde.
Il Risorgimento ha la sua icona nella bandiera dei tre colori. La rinuncia a quei tre colori e a quei tre principi, anche uno solo, significherebbe la fine dell'unità perché su di essi si basa il patto costituzionale.
Questi diritti vengono poi riconosciuti di pari livello l’un l’altro dal fatto che sono di eguali dimensioni, significa cioè che tutti i cittadini italiani sono uguali e che non esiste tra loro alcun tipo di diversità e che questi diritti hanno lo stesso valore per tutti.
Questo articolo soprattutto è l’unione dei più importanti articoli della Costituzione; sotto i colori della bandiera, noi ritroviamo l’art 2 (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo […]), l’art 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge […]), l’art 4 (La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto […]), l’art 5 (La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali […]).
Quindi è sotto la bandiera italiana che si manifesta l’identità del cittadino, un cittadino che per essere italiano, deve pensare al bene comune, un cittadino che ha l’obbligo di non violare le libertà altrui e, soprattutto, un cittadino che riconosca l’Italia come unico Stato Indivisibile e Unito e che debba lottare contro ogni forma di divisione!
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