giovedì 12 gennaio 2012

CAOS DENTRO: OMOSESSUALITA' MALATTIA? ORA BASTA!

“I gay sono come malati da curare, persone non normali, paragonabili alle persone disabili…”
Questa l’ultima scioccante dichiarazione di Francesco Bruno, psichiatra, criminologo e docente all’Università di Salerno e alla Sapienza di Roma che, come suo solito, è tornato ad offendere le persone omosessuali. Il medico sessantatreenne, ospite abituale di salotti televisivi per commentare casi di cronaca nera, è sceso in campo dalle pagine virtuali del blog Pontifex (ritrovo telematico di ultracattolici che ospita spesso dichiarazioni omofobiche nei confronti di gay, lesbiche e transgender) in difesa dell’ormai ex assessore alla Mobilità del Comune di Lecce Giuseppe Ripa, dimessosi dopo aver insultato il governatore della Puglia Nichi Vendola. Bruno, intervistato dal curatore del sito, afferma: “L'organizzazione mondiale della Sanità ha deciso che non si debba parlare di malattia, a proposito dell'omosessualità, e sappiamo con quali criteri ha scelto. Io rimango della mia idea e le denunce dei gay non mi fanno paura (…) Siamo nel campo, quando l’omosessualità non viene scelta volutamente, di anormalità funzionali essendo il sesso volto naturalmente alla procreazione. L'omosessuale nato lo è per un disturbo di personalità legato, probabilmente, ad una errata assimilazione dei ruoli dei genitori, o anche a cause organiche che sarebbe complicatissimo spiegare. Tuttavia, è nella stessa situazione, dal punto di vista concettuale, di chi è handicappato, sordo o cieco. Per queste categorie, con una certa ipocrisia si dice diversamente abili, non vedenti e simili. Il gay è diversamente orientato per la sessualità e quel diversamente la dice lunga sulla normalità".
Dichiarazioni, queste, che non andrebbero neanche commentate vista l’insensatezza delle parole e soprattutto il personaggio che le “profetizza”, ma è giusto replicare, anche perché di fronte all’ignoranza e l’intolleranza ultimamente si è taciuto troppo. E’ arrivato il momento di alzare la voce di fronte a questi beceri attacchi alla persona umana e ai suoi diritti, di qualsiasi forma essa sia. E’ deplorevole che, nel 2012, personaggi che occupano anche ruoli di rilievo nel clima intellettuale del nostro paese si permettano di riferire esternazioni simili, dimenticandosi la cosa più importante, e cioè quella di parlare di PERSONE.
Il principio fondante di una persona è quello di provare passioni, sentimenti, sensazioni…ma soprattutto amore, emozione che ci caratterizza come esseri umani. Privereste voi una persona del suo diritto d’amare? Provate solo per un minuto ad immaginare di essere ritenuti “anormali” perché amate la persona con cui condividete la vostra vita. Provate, se ci riuscite, a pensare (come succedeva fino a pochi anni fa anche in Europa) per un istante di essere arrestati, torturati o uccisi semplicemente perché amate una persona…
Se ci soffermiamo un momento su questo aspetto, ci rendiamo conto che parole come “anormalità”, “cause organiche”, “malattia”, se ne possono andare al diavolo!!
Personaggi come Francesco Bruno pensano, con la loro esaltazione e il loro irrefrenabile narcisismo, di indottrinarci con queste misere dichiarazioni…Sveglia! Il Medioevo è finito secoli fa…non vi crede più nessuno…potete solo sfruttare la situazione per farvi un po’ di pubblicità e vedere i vostri bei nomi stampati sui quotidiani, niente di più…
Forse, riprendendo la celebre frase di Giordano Bruno (paradossalmente porta il suo stesso cognome…) “tremate più voi nel pronunciare questa sentenza, che io nell’ascoltarla!”
L’omosessualità non è un peccato, il vero peccato è la stupidità…
Concludendo, vi lasciamo ad un video molto toccante di Roberto Benigni, che spiega questo delicato argomento attraverso le stanche ma sempre appassionate parole di Oscar Wilde.




1 commento:

  1. Noto, con grande rassegnazione, che l'individuo chiamato Francesco Bruno non riesce proprio a mettere fine alla propria stupidità. Mi sorprende che un essere del genere sia addirittura docente della Sapienza...sono questi gli intellettuali che popolano le nostre università? ora capisco la crisi dell'istruzione italiana...intellettuali d'oggi, idioti di domani per dirla con le parole del maestro de andrè. Nonostante ciò, la mia malinconica constatazione trova un briciolo di speranza in questi "giovani democratici"...Gli argomenti delle vostre rubriche sono ben trattati e molto coinvolgenti. Ridateci speranza.
    Orevuar!

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