giovedì 24 maggio 2012

CAOS DENTRO: INTEGRAZIONE? “L’ITALIA SONO ANCH’IO”

I bambini che sono nati in Italia, anche se figli di genitori stranieri, sono italiani. Lo chiediamo da tempo con la campagna “L’Italia sono anch’io”. 
Tutti i bambini e i ragazzi stranieri tra i 6 e i 18 anni nati in Italia e residenti a Scandicci riceveranno l’attestato di cittadinanza onoraria il prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica, alle ore 10. A consegnare gli attestati nella Sala consiliare Orazio Barbieri sarà il Sindaco Simone Gheri. La decisione di concedere ai ragazzi e ai bambini l’attestato di cittadinanza è del Consiglio Comunale, che il mese scorso ha approvato una mozione presentata dalla maggioranza di centrosinistra e da Rifondazione comunista, e approvata con i voti favorevoli di Pd, Idv, Ps e Prc, i voti contrari di Guido Gheri (Vop) e Alessandro Martini (gruppo misto Lega nord) e l’astensione di Giacomo Giacintucci (gruppo misto Fli), Giuseppe Stilo e Pierluigi Marranci (gruppo misto). I bambini e i ragazzi che riceveranno l’attestato sono 196.

“Abbiamo scelto di fare la cerimonia di consegna nel giorno della Festa della Repubblica, proprio per il forte significato che ha per tutti noi questa giornata – ha scritto il Sindaco Simone Gheri in una lettera alle famiglie dei ragazzi, con la quale invita genitori e figli all’appuntamento del 2 giugno - i vostri figli nella nostra Repubblica sono venuti alla luce, qui frequentano tutti i giorni la scuola, i giardini pubblici, le strade, le piazze, i luoghi e i servizi che appartengono a tutti noi. Con il suo voto il Consiglio Comunale ha voluto dare un segno e portare il proprio contributo nel dibattito politico nazionale, con la convinzione che sia necessario approvare una nuova legge sulla cittadinanza, perché venga riconosciuta ai bambini che qui nascono e crescono”.

La presa di posizione del Consiglio Comunale è a favore dello Ius soli, ovvero il diritto alla cittadinanza in base alla nascita sul suolo nazionale, mentre attualmente in Italia è in vigore lo Ius sanguinis, che basa quel diritto in relazione alla cittadinanza dei genitori.

Questa iniziativa è del tutto simbolica e non ha alcun valore giuridico – è spiegato nella lettera del Sindaco alle famiglie - dunque non darà seguito all’acquisizione di tutti quei diritti connessi alla cittadinanza, ma vuole essere un forte segno di vicinanza di questa amministrazione. 




1 commento:

  1. Continuate ad insistere su questo punto. Ne vale della dignità della nostra nazione!

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