giovedì 15 novembre 2012

CAOS DENTRO: CARO POLITICO, TI SCRIVO...


Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi.”

In un periodo molto difficile come quello che stiamo attraversando, un periodo dove si sente parlare solamente di tagli, aumento di tasse e riduzione dei servizi pubblici, mi vengono in mente le avventure vissute da Massimo Decimo Meridio nella storia raccontata da Ridley Scott.
Un generale, un marito, un padre, vede svanire tutto ciò che ha costruito in una vita per i vizi e i piaceri di un sovrano incapace di governare, ma desideroso solo delle comodità e i servizi di chi siede sul trono.
E’ una storia inventata, ma che rispecchia molto bene la visione che una persona comune ha delle persone che la comandano e che continuano per decenni a organizzare e distruggere la vita dei sudditi per le loro comodità e i loro vizi.
E’ proprio vero quindi che un lavoratore ha il vantaggio di poter vedere e toccare con mano cosa significa andare al lavoro, faticare per portare a casa uno stipendio che gli permetta di poter vivere e potersi concedere qualche piccolo piacere e togliere qualche sfizio. Un politico, dirigendo tutto dall'alto, non riesce a concepire che cosa significa vivere con uno stipendio da 1000€, non può quindi capire che cosa vuol dire accollarsi un mutuo per 30 anni per potersi comprare una casa da 80 metri quadri.
Non mi stupiscono frasi di Montezemolo come: “cosa saranno mai 100€ per comprarsi una maglietta” riferendosi ad una polo con il logo della sua Ferrari, oppure frasi di consiglieri regionali del tipo “come faccio a vivere con meno di 8000€”.
Caro politico, vorrei ricordarti che le persone elette devono lavorare per il bene del paese. Ricordo anche che, oltre allo stipendio di consigliere, deputato, senatore, etc..., ricevi anche un rimborso spese per i trasporti, per l’alloggio e quant'altro ti sia necessario. E se questo non bastasse, magari, continui anche il  lavoro che facevi prima di essere eletto ed intraprendere questa attività. Cose che un lavoratore comune non riesce ad ottenere e/o fare.
Non è quindi il caso, per chi ha intenzione di diventare un comandante, un dirigente e quindi un politico, toccare con mano e quindi “guardare con i propri occhi” cosa succede realmente in fabbrica. Non intendo andare a fare una passeggiata attraverso alcuni reparti produttivi di grandi aziende e vedere gli altri che fanno, ma di andare in fabbrica con un paio di scarpe antinfortunistiche, un paio di guanti e provare con mano cosa significa stare 8 ore al lavoro e poi tornare a casa, stanco, e dover cucinare, lavare e pulire.
Forse alcune persone in grado di guadagnare in un solo mese più di quanto un comune operaio è in grado di guadagnare in un anno (se non di più) di lavoro, potranno comprendere i sacrifici che stanno chiedendo agli elettori. Forse, sempre questi, troveranno una soluzione su come sanare il debito pubblico, su come evitare di sperperare i soldi pubblici per i propri bisogni.
... Forse ... 


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