domenica 11 novembre 2012

IL FILO DI ARIADNE


“Noi avremo una nuova ragione di vita. Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi! Impareremo a volare!”
(Richard Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston)
Queste sono le parole che Jonathan Livingston, il gabbiano protagonista dell'omonimo libro di Richard Bach, rivolge a sé stesso dopo essere finalmente riuscito a conseguire l'obiettivo che tanto testardamente si era imposto, ovvero andare oltre il limite di velocità che la natura pareva aver imposto ai gabbiani. Per lui si tratta di una porta aperta su un'epoca nuova, una nuova visione del mondo. È il primo raggio di luce che può liberare dalle bende che hanno coperto gli occhi della sua specie per così tanto tempo, il primo passo verso la vittoria di quella battaglia infinita che è la libertà di pensare, di esprimersi, di porsi degli scopi, contro i pregiudizi e gli schemi precostituiti.
Jonathan insegna la fiducia nelle proprie idee, il valore della lotta contro le convenzioni, che però non si traduce in una ribellione egoistica, ma in una battaglia per portare nuovi orizzonti anche agli altri. Vale la pena di combattere per un mondo migliore, anche quando tutti sono contro di te, vale la pena osare arrivare oltre i limiti che ci sono imposti, osare conoscere per essere poi in grado di giudicare criticamente. Perché solo così possiamo riscoprire non solo le nostre parti migliori ma anche aiutare gli altri a tirare fuori le loro. Questo è il volo che Jonathan vede davanti a sé, lo sforzo verso la collaborazione per andare al di là dei nostri limiti e costruire in mondo migliore.

1 commento:

  1. Se sarete veramente capaci di vincere questa battaglia infinita ragazzi, allora tutti potremo spiccare il volo e non ci sarà più infelicità su questa terra!

    Avanti così allora e nutrite le vostre azioni con i vostri sogni fino a realizzarli.

    Un mondo nuovo e diverso è possibile ...

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